Acquedotto Sorino
Nel 2021 riusciamo a rifare l’acquedotto
Il 16 marzo 2021 ci arriva dalla Provincia di Trento Servizio agricoltura l’attesa lettera di concessione del contributo di € 92.133,60 su una spesa ammessa di € 115.167,00. La spesa reale ammonta a € 144.741,00. Si spera di ricevere un contributo integrativo di € 38.133,30 dal Comune di Storo. Comunque i proprietari dei terreni irrigati (e altri proprietari di terreni irrigabili perché entro il perimetro di concessione dell’uso dell’acqua) devono delibare che sono a loro carico tutte le spese necessarie al rifacimento dell’acquedotto non coperte da contribuzione pubblica.
- Questa è la pagina apposita con il progetto presentato in Provincia, le correzioni richieste dalla stessa Provincia e tutti i documenti e gli atti relativi.
- Questo il piano con criteri di riparto delle spese relative all’esecuzione, alla manutenzione e all’esercizio delle opere nonché al funzionamento del consorzio approvato dall’assemblea del Consiglio nell0adunanza del 4 giugno 2015 e dalla Giunta provinciale con delibera n. 1225 del 20 luglio 2015
- Questo il regolamento per l’irrigazione approvato dal Consiglio dei delegati nella seduta del 30 marzo 2021
- Questo il modulo per richiedere nuovi allacciamenti ove è previsto che si dichiari di aver preso visione e accettate le norme del piano con criteri di riparto e il regolamento di cui ai precedenti punti 2 e 3
Storia dell’acquedotto del Sorino
Il 6 ottobre del 1955, con tre diversi provvedimenti l’Ufficio del Genio Civile di Trento concedeva a tre diversi gruppi di persone l diritto di derivare acqua dal torrente Sorino a mezzo di opere instabili.
Il 19 agosto del 1959 la Società idroelettrica Alto Chiese (SIAC) (detta La Bresciana) proponeva ai concessionari di costruire a proprie spese un’unica
opera di presa razionale e stabile a quota 500 slm circa e a fornire una rete di tubi posti in opera per la distribuzione dell’acqua di concessione ai vari comprensori con allegata planimetria .
Il 19 giugno 1960, come risulta da un articolo sul quotidiano L’Adige venne inaugurato il nuovo acquedotto irriguo del Sorino.
il 13 settembre 1979 a Condino avanti al segretario comunale 37 persone sottoscrivono una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà di aver costituito il consorzio volontario denominato ”Acquedotto irriguo – Sorino con sede in Condino della durata fino al 31 dicembre 2000 e di nominare
presidente il Signor Giovanelli Vigilio. All’atto è allegato lo statuto.
Il 17 febbraio 1983 il Presidente del Consorzio chiede al Servizio acque pubbliche della Provincia la concessione in via di sanatoria di poter derivare dal torrente Sorino in corrispondenza della particella fondiaria n. 4675 del C.C. di Condino alla quota di m. 500 slm, la portata di complessivi lit. sec. 20 per gli usi irrigui
Il 12 maggio 1989 La Giunta provinciale con delibera n. 5118 concede al Consorzio Irriguo Sorino, con sede a Condino, salvi i diritti di terzi ed entro i limiti di disponibilità dell’acqua, di derivare dal torrente Sorino, a quota m 500 slm le seguenti portate:
- lit/sec 0,06 durante tutto l’anno per abbeveraggio del bestiame e
- lit/sec. 18,09 durante il periodo dal l aprile al 30 settembre di ogni anno, per uso irriguo.
- L’acqua concessa potrà essere utilizzata, in via eccezionale, per uso antincendio della segheria del signor Pizzini Tullio, socio del Consorzio stesso
Il 26 novembre 2014. L’assemblea dei soci utenti dell’acquedotto irriguo Sorino delibera il passaggio e consegna e presa in carico dell’acquedotto dal consorzio volontario irriguo del Sorino ai CMF di Storo e al CMF di Brione, Castel Condino, Cimego e Condino.
Il 10 febbraio 2015 Il Servizio gestione risorse idriche ed energetiche, Ufficio gestione risorse idriche dell’APRIE alla luce di quanto esposto nelle premesse – ai sensi dell’art. 29 del regolamento di cui al DPP 23 giugno 2008 n. 22-129/ Leg. – riconosce il Consorzio di miglioramento fondiario di Storo (CF 95001650225) ed il Consorzio di miglioramento fondiario di Brione, Castel Condino, Cimego e Condino (CF 95004350229) contitolari a tutti gli effetti di legge, ivi compreso l’onere dei canoni, inclusi quelli rimasti eventualmente insoluti, del diritto di derivare dal torrente Sorino, ad uso irriguo, abbeveraggio bestiame ed antincendio cosi come descritti nella sopra citata deliberazione della Giunta Provinciale di data 12 maggio 1989, n. 5118 e sotto l’osservanza delle norme e condizioni contenute nel disciplinare rep. n. 1644 di data 11 aprile 1989.
Il 28 agosto 2020 la Giunta provinciale con delibera 1288 ha stanziato la somma di € 1.500.000,00 di finanziamenti per opere di irrigazione sull’art. 35 della LP 3/2004. Il 7 settembre è stata convocata l’assemblea di zona degli utenti dell’acquedotto Sorino e l’8 settembre l’assemblea generale e a seguire il Consiglio dei delegati per approvare il nuovo progetto esecutivo e presentare domanda di finanziamento.
Questa l’apposita pagina del nostro sito con gli elaborati tecnici del progetto settembre 2020